SpiritualiTRAVEL – Itinerario di un giorno tra Fonte Avellana e Frontone

Due i punti di interesse, a pochi chilometri di distanza, nella così detta “svizzera delle Marche”, che potete visitare nell’arco di una giornata all’insegna del connubio natura, storia e fede: il Monastero della Santa Croce di Fonte Avellana (uno dei due posti marchigiani a cui accenna Dante assieme a Gradara) e Frontone.

Tra due liti d’Italia surgon sassi,
e non molto distanti a la tua patria
tanto che ‘ troni assai suonan più bassi,
e fanno un gibbo che si chiama Catria,
di sotto al quale è consecrato un ermo,
che suole esser disposto a sola latria.

Divina Commedia, Canto XXI del Paradiso, versi 106-111

Fonte Avellana, mezza giornata tra silenzio, preghiera e…corsi di erboristeria!

Alle pendici del Monte Catria, incastonato in un bosco secolare si erge in tutta la sua bellezza, fatta di dura pietra e sobrietà naturalistica, il Monastero di Fonte Avellana.
Nato eremo alla fine del sec. X, divenuto poi monastero, ospita tutt’ora i monaci camaldolesi.
Il posto perfetto se volete unire alla bellezza della montagna, coi suoi percorsi naturalistici, il riposo dello spirito. Diversi sono i sentieri che partono dal parcheggio del monastero per addentrarsi, con una certa difficoltà nella fitta vegetazione e salire così i monti da cui godere di uno splendido panorama e della visuale del monastero dall’alto (se interessati consultare il sito www.pesarotrekking.it).
Se invece non siete tipi da trekking-senza-paura (dal linguaggio super tecnico che sfoggio capite che io sono ferma al livello trekking-for-dummies!), la visita del monastero impegnerà mezza giornata.
Partiamo con la visita guidata di una mezz’ora in cui è possibile vedere lo Scriptorium, dove gli amanuensi trascrivevano su pergamena gli antichi testi o rilegavano manoscritti, il Chiostro, la sala del Capitolo dove i monaci si riunivano per ascoltare un Capitolo della Regola di San Benedetto, la Cripta che è la chiesa primitiva e la Basilica Minore dove si celebrano tutt’ora le messe.


Notevole è la biblioteca allestita nel 1733, contiene quasi 20.000 volumi, molti antichissimi risalenti alla scoperta della stampa.
Ovviamente non può mancare la farmacia: tipica della tradizione monastica medievale era infatti la coltivazione delle piante medicinali. Difficile scegliere tra i tanti prodotti naturali in vendita.
Il resto del tempo potete dedicarlo al silenzio e alla preghiera, proprio come fanno i monaci, passeggiando attorno al monastero, contemplando questo spazio di rara armonia tra i suoi volumi austeri circondati da antichi faggi.
E’ possibile anche seguire uno dei tanti incontri organizzati nel monastero come il corso di erboristeria, le giornate di meditazione e il corso di lectio divina. Vi sono anche proposte di esercizi spirituali e la possibilità di contattare i monaci per richiedere ospitalità di singoli e gruppi così da vivere alcune giornate secondo la cadenza della preghiera corale della comunità.
E se volete iniziare ad immergervi spiritualmente già ora da casa potete ascoltare le omelie che i frati caricano sul sito www.fonteavellana.it. L’ospitalità monastica passa anche da qui, non solo dall’accoglienza fisica della foresteria ma anche dalla condivisione della parola di Dio.

Pomeriggio al castello o in funivia sul Catria con sentiero facilissimo alla chiesa di San Pier Damiani

L’altra mezza giornata potete dedicarla alla visita dell’antico castello di Frontone. Questo, di architettura militare, si erge in cima ad un’altura di 571 metri che domina la valle sottostante. Il borgo medievale con le sue strette e lunghe viuzze gli fa da cornice mentre ai suoi piedi si trova l’attuale comune, la parte moderna di Frontone.
Il castello dalla posizione strategica e dalla struttura particolare (la parte appuntita che domina la vallata sembra la prua di una nave) può essere visitato e ospita spesso mostre o eventi.
Altra possibilità è “risalire” comodamente il Monte Catria tramite la telecabina che parte da Caprile. Arrivati in cima a quota 1400 c’è un rifugio (il Cotaline 1400) dove fermarsi a mangiare e da cui parte un sentiero (io l’ho fatta col bimbo di venti mesi) che addentrandosi nel bosco porta alla chiesetta di San Pier Damiani. Questa semplice passeggiata in mezzo alla natura vi rigenererà, soprattutto se seguito da un piatto di tagliatelle al cinghiale del rifugio!

La zona d’estate offre diverse attività come trekking, nordic walking, mountain bike o passeggiate per ammirare il paesaggio dei monti Catria e Acuto (per maggiori info consultare il sito del Monte Catria), insomma avrete l’imbarazzo della scelta, dovete solo decidervi a partire!

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