SpiritualiTRAVEL: tra “nascondimento” e foliage autunnale

C’è chi odia l’autunno, chi, come me, lo ama alla follia.

Ama la pioggia, le ombre che si allungano, il profumo di biscotti alla cannella che invade la casa, il ritorno del pile e delle serate film e cioccolata. E non sono una “donna poco incline ad uscire di casa, amante dell’antiestetico pigiamone e serie tv addicted”, dicesi “pantofolara”. La cosa che amo di più dell’autunno è proprio uscire di casa! Mettermi l’impermeabile giallo e andare a passeggiare nei boschi silenziosi. E poi non vi sarete dimenticati delle castagne?! Che bello andare a raccogliere, che so, 10 castagne in una intera giornata! Tanto quando vado io, non si sa perché, c’è sempre stato qualcun altro prima a raccoglierle, anche se vado il 30 agosto.

Comunque se volete innamorarvi di queta stagione e cercate la sua magia o una scusa per tirare fuori gli stivali di gomma, ecco dove pregare immersi nel foliage (sì, le famose foglie che diventano gialle e arancioni, ma scritto così è molto più “chic”).

1.Bosco Sacro di Camaldoli

L’affascinante bosco sacro dei monaci camaldolesi, coltivatori del silenzio e custodi di questa natura. Ci si immerge nell’arancio brunito del parco ed è subito preghiera e meditazione, fin quando si arriva “donde si può vedere l’un Mare e l’altro, un luogo tutto cinto da folte selve d’altissimi abeti”.

Un bosco fitto di faggi, lupi, luce che filtra sui ginepri e sulla pacifica solitudine. Anche solo una passeggiata nel bosco sacro è una esperienza spirituale che i monaci hanno custodito gelosamente e con fatica, nel modo che meglio conoscono e che più si addice alla loro spiritualità: le regole. Della Regola della Vita Eremitica, il codice forestale che, in questo luogo di assoluto “nascondimento”, dettava le norme per “provvedere alla selva di abeti”, potete sfogliare una copia nella biblioteca del monastero.

2.Eremo di Santa Emerenziana

Sulla strada che porta al lago di Tovel, in Val di Non, paradiso del foliage indiscusso (perché prendi un lago alpino con effetto specchio, una foresta di abeti e larici che cambia gradualmente colore creando macchie di giallo, arancio e verde che salgono verso la montagna ed ecco che ottieni il paesaggio autunnale piu bello che puoi immaginare), sorge l’eremo di Santa Emerenziana. Proprio all’imbocco della valle di Tovel, ecco una chiesetta fuori mano, a cui si arriva percorrendo uno sterrato, con annesso alloggio dell’eremita, dedicata alla vergine martire Cristiana, la cui storia si intreccia dall’inizio alla fine con quella di Santa Agnese.

3.Abbazia di Monteveglio

Sui colli bolognesi l’autunno lo vedi arrivare sui panfili delle vigne, di quel rosso che quasi lo puoi assaggiare e ha il sapore del vino buono. Intorno alle colline di vigneti, protetta da una foresta, l’Abbazia di Monteveglio la vedi da lontano, sopra il monte più alto: la pieve, risalente all’anno Mille per volere di Matilde di Canossa, e la Chiesa di Santa Maria dell’Assunta, con la sua cripta antichissima e lo splendido chiostro quattrocentesco del monastero. Echi di una storia di devozione antichissima che si rincorrono tra le foglie secche del bosco intorno ricco di sentieri e le mura in pietra e laterizio del piccolo abitato stretto intorno al complesso abbaziale.

Foliage nei monasteri italiani

 

DISCLAIMER: le immagini utilizzate non sono di nostra proprietà. Fonte: web.

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