Più belle per chi?

dieta

Settembre ormai è passato, non ci resta che tenere duro altre due settimane e poi possiamo finalmente dire: “Ormai è quasi Natale, la palestra la comincio direttamente a Gennaio!”.

Complessi che ci devastano perché alla prova costume anche quest’anno non siamo arrivate preparate e se la fabbrica di Nutella non dichiara il fallimento, forse non ci arriveremo mai! Allora serve una soluzione rapida e quasi magica per correre ai ripari e su Facebook  se ne trovano eccome! A partire da certi “programmi alimentari” sponsorizzati da non chiare aziende che promettono risultati sorprendenti dal punto di vista fisico ma non solo. Beveroni, tisane, polverine e chi più ne ha più ne metta. Senza contare che a quanto pare spesso non servono solo a dimagrire, quello è solo uno dei tanti benefici. In fondo, lo sanno anche loro, che essere magre e toniche, non è che poi ti faccia sentire meglio. Di sicuro è importante stare bene fisicamente, fare una dieta equilibrata, perdere kg di troppo perché ne va della nostra salute, ma il segreto della felicità, purtroppo, non sta tutto li. Allora bisogna vendere anche altro, tipo il “benessere spirituale” o una comunità che ti accoglie e ti fa sentire compresa prrchp fatta di ragazze che ci sono già passate e ora sono “felici”, cosi felici che vogliono venderlo anche a te questo fantomatico benessere.

Dietro a convincenti slogan come “non c’è scelta migliore che quella di amarsi” o “prima di tutto devi piacerti e star bene con te stessa per star bene con gli altri” lavorano ragazze (che tra l’altro, sono nutrizioniste honoris causa?) che hanno terminato questi fantastici programmi e si dichiarano non solo soddisfatte del risultato, ma addirittura rinate dal punto di vista mentale tanto da cercar di convincere altre donne a intraprendere la propria strada, trasformandosi quasi in manager motivazionali.

Insomma una grande confusione: diete alimentari che promettono un benessere interiore, il tutto occupandosi del solo aspetto esteriore. Ora, senza entrare nel merito delle proprie scelte (anche se io non mi affiderei a chi non ha neanche un titolo di studio in merito), ma siamo davvero sicure che tutto questo può bastarci? Piacersi, amarsi, pensare prima a se stesse e poi agli altri, siamo convinte che sia la vera strada per la felicità? Io non ne sono proprio convinta. Sarà che quando penso a persone veramente felici mi vengono in mente quelle che al contrario di quanto vogliono farci credere hanno rinnegato se stesse per gli altri. Che so, un certo S. Francesco d’Assisi o Madre Teresa di Calcutta non mi sembra che abbiamo raggiunto la felicità con una spasmodica ricerca di benessere personale, anzi. Quante donne (S. Gianna Berretta Molla o Chiara Corbella) si sono spese completamente per i figli, per gli altri, dando addirittura la vita per loro? Cosa ne hanno ricavato? Tanta gioia e felicità, generate da una risposta di amore e dedizione. La nostra anima non dipende infatti da quello che mangiamo o dal sano stile di vita. E’ importante avere un equilibrio anche da questo punto di vista, ci mancherebbe, ma ho i miei dubbi che essere in forma sia il segreto per la felicità (che poi abbandonare la Nutella per l’insalata o il beverone di verdure e proteine non mi direte che vi fa fare salti di gioia?!).

E poi ci avete mai fatto caso che chi sta veramente bene con se stesso, che raggiunge questa felicità interiore, sono quelle persone che donano tanto, sempre disponibili, sempre col sorriso e che poi sono davvero più belle anche fuori? Tipo che emanano luce propria?

Certo, è importante apprezzarsi e piacersi, è importante sentirsi bene nel proprio corpo e, se serve, anche mettersi in forma con un regime alimentare diverso, ma non perché lo sterile amore per noi stesse ci faccia sentire meglio.

Solo guardandoci con gli occhi dell’amore (Amore quello vero, quello di qualcuno che ci ha amato e ci ama incondizionatamente) possiamo fare pace con noi stesse: per Lui siamo stupende così come siamo, “una meraviglia ai suoi occhi” (anche con qualche chiletto di troppo!).

 

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