Una leggenda dark: ecco perché Nicola è davvero il santo dei bimbi

Uno dei miracoli attribuiti a San Nicola è sorprendente,

tuttavia nessuna di noi lo conosceva, forse perché è di difficile narrazione in quanto assomiglia più alla trama di un film tipo Jack lo squartatore piuttosto che ad un episodio della vita di un santo. Fatto sta che un giorno Nicola, già vescovo di Myra, era in viaggio verso Nicea per partecipare al concilio quando si fermò ad una locanda per mangiare. Il proprietario gli presentò un piatto di pesce ma Nicola, grazie ad una soffiata da parte di Dio, si accorse che quello non era di certo merluzzo ma carne umana. Così, alquanto impavido dico io, chiese al locandiere di mostrargli dove teneva il resto del “pesce” e il tipo aprì una cassa dove si trovavano i resti umani sotto sale. Nicola si mise in profonda preghiera e miracolosamente quelle parti di corpi smembrati si ricomposero ridando vita ai tre bambini che erano stati derubati e uccisi da quell’uomo.

Ecco che forse si capisce come sia un po’ ostico raccontare questa storia ai nostri bambini. Ma questo non è importante, quello che conta e che dobbiamo a San Nicola è essere onesti e parlare ai nostri figli di chi era questo uomo e che l’omone barbuto vestito di rosso con gli stivali neri è ispirato a quel vescovo con la barba lunga, che veniva da lontano e che riservava prodigi e gesti di bontà in particolare verso i bambini. Il bello di essere cristiani è proprio questo, è poter parlare di grandi uomini e grandi donne realmente esistiti, che hanno vissuto esistenze grandiose che nulla hanno da invidiare alle leggende degli elfi e delle altre creature di fantasia che decorano questo tempo.

San Nicola nella nostra letterina ti chiediamo di risuscitare in noi quella parte bambina, quella sopìta, perché vogliamo essere capaci di guardare Gesù Bambino negli occhi quando nascerà.

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