Santa Matilde di Hackeborn e le sue Ave Maria

Possono tre semplici Ave Maria salvare la mia anima?

Sembra di si, da quanto dicono le rivelazioni a Santa Matilde di Hackeborn la quale, intimorita dal pensiero della morte, chiese alla Madonna di essere assistita e protetta. Maria le apparve e la tranquillizzò dicendole “Se vuoi ottenere questa grazia, recita tutti i giorni Tre Ave Maria, per ringraziare la SS. Trinità dei privilegi di cui mi ha arricchita”. Tre Ave Maria e il Paradiso è aggiudicato. Beh non funziona proprio così. Non è quello il significato di tale devozione. Non è “fai come ti pare, sguazza pure nel peccato, ma tira pure un sospiro di sollievo, tre Ave Maria ti salveranno”. Ancora una volta Gesù e sua Madre ci danno uno strumento semplice, alla portata di tutti per raggiungere la salvezza eterna. La verità è che recitando tre Ave Maria in onore a Dio, a Gesù e allo Spirito Santo non solo ci mettiamo in contemplazione della Santissima Trinità, non solo rendiamo onore alla Madonna e ringraziamo Dio per l’onnipotenza, sapienza e misericordia concessale ma ci aggiudichiamo una speciale protezione della mamma celeste nell’ora più buia, quella della morte. Un’assistenza e una protezione particolare che la Madonna ha promesso a tutti quelli che con devozione e fede avranno recitato tre semplici Ave Maria. Il che significa che Maria ci darà quelle grazie che ci permetteranno di affrontare la morte nel migliore dei modi.

Non significa che automaticamente saremo salvati.

La fede non è mai un faccio questa pratica quindi ottengo quanto richiesto, recito la novena delle Rose e automaticamente ottengo la grazia sperata, chiedo a San Giuseppe un lavoro nuovo, recito il Sacro Manto e puff, esaudito. La fede è un percorso, è un’ascesa verso il cielo, è un chiedere incessantemente come la vedova inopportuna, prima o poi saremo esauditi ma non sappiamo né il come né il quando. D’altronde i tempi di Dio non sono i nostri. Le tre Ave Maria sono allora tra quelle semplici preghiere che col tempo plasmeranno la mia vita, il mio carattere e influenzeranno il mio comportamento. Basta davvero poco per convertirsi, non a tutti serve la folgorazione sulla via di Damasco. C’è chi con la costante preghiera, giorno dopo giorno, modella il proprio atteggiamento uniformandosi alla volontà del Padre. È questa la vera grandezza delle tre Ave Maria. Un piccolo strumento per l’ascesa al cielo.

Queste sono le domeniche che precedono l’inizio del nuovo anno liturgico, dove il vangelo insiste sul fatto che non sappiamo né il giorno né l’ora.

Proviamo allora a fare come quelle vergini che hanno tenuto accesa la loro fiammella per il momento in cui sarebbe arrivato lo sposo e riscopriamo questa bellissima devozione. E se qualcuno avesse dei dubbi su tale pratica si rivolga direttamente al Padre. Come diceva P. Giambattista de Blois, un cappuccino grande divulgatore di tale pratica, “Se questo mezzo vi sembrerà sproporzionato, dovete prendervela con Dio stesso che ha concesso alla Vergine tale potere. Dio è padrone assoluto dei suoi doni. E la Vergine SS. ma, nella potenza d’intercessione risponde con generosità proporzionata al suo immenso amore di Madre”.

Come recitarla

La devozione delle tre Ave Maria è associata a Santa Matilde di Hackeborn, ma di fatto numerosi Santi vissuti anche prima di lei già recitavano queste tre Ave Maria. Divenne poi pratica universale con Leone XIII che la inserì al termine della Messa (fino al Concilio Vaticano II). Ci sono diverse forme per recitarla. Questa è una:

Per ringraziare il Padre dell’Onnipotenza data a Maria: Ave Maria

Per ringraziare il Figlio per aver dato a Maria una tale scienza e sapienza da sorpassare quella di tutti gli Angeli e i Santi e per averLa circonfusa di tanta gloria da renderla simile ad un Sole che illumina tutto il Paradiso: Ave Maria

Per ringraziare lo Spirito Santo per aver acceso in Maria le fiamme più ardenti del Suo Amore e per averLa fatta così buona e così benigna da essere, dopo Dio la più buona e la più misericordiosa: Ave Maria

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