Mi ami?

Commento al Vangelo Mc 6, 30-34

In quel tempo, gli apostoli si riunirono attorno a Gesù e gli riferirono tutto quello che avevano fatto e quello che avevano insegnato. Ed egli disse loro: «Venite in disparte, voi soli, in un luogo deserto, e riposatevi un po’». Erano infatti molti quelli che andavano e venivano e non avevano neanche il tempo di mangiare.
Allora andarono con la barca verso un luogo deserto, in disparte. Molti però li videro partire e capirono, e da tutte le città accorsero là a piedi e li precedettero.
Sceso dalla barca, egli vide una grande folla, ebbe compassione di loro, perché erano come pecore che non hanno pastore, e si mise a insegnare loro molte cose.

Gli apostoli stanchi io me li immagino un po’ come una mamma:

avete presente quelle donne con uno o più bambini intorno, in braccio, sui piedi, attaccati ad una gamba, imploranti di essere presi in braccio? Gli apostoli scoprirono presto la fatica di essere testimoni di quel Cristo, la fatica di non avere mai un momento di riposo, neanche il tempo di mangiare. Le mamme sono apostoli, hanno sempre un bimbo attaccato addosso, uno che ciuccia mentre loro cercano di portare gli spaghetti alla bocca senza far cadere il sugo sopra la testa del piccoletto. Le mamme sono apostoli, inviate dal Cielo per prendersi cura totalmente di piccole creature nuove. Le mamme non conoscono le pause, non conoscono il riposo. Sapete spesso che succede ad una donna la prima notte dopo il parto? Seppure esausta, sfinita, provata, lei non dorme e veglia quel piccolissimo essere appena nato. Le mamme sono come gli apostoli, hanno sempre qualcuno che le chiama, che le cerca, che ha bisogno di loro. E Gesù fa con le mamme proprio come fece con gli apostoli stanchi, le accoglie nel suo abbraccio, le consola, offre loro nella preghiera un giaciglio per riposarsi, per ricaricarsi, per riprendersi. Potremmo fare trattati sul fatto che le mamme non dovrebbero essere sole, devono chiedere aiuto, sul fatto che c’è il papà, certo, ma è innegabile l’impegno ad esse richiesto nei primissimi anni di vita dei figli. La fatica c’è, non si può eliminare e neanche combatterla, a volte va solo accolta. Stasera, dopo una giornata lunga, senza riposo, mia figlia mi ha abbracciata e mi ha chiesto: “Mi ami?”.

Ecco, i figli sono come Gesù e noi siamo come gli apostoli.

Gesù ci chiede solo questo: “Mi ami?”. È una domanda semplice, essenziale, che spazza via tutto, pure la fatica, perché quando rispondiamo non diciamo “Sì però sono stanco”. No, diremo semplicemente “Sì”. Perché l’amore è così, è faticoso, ti chiede tutto e tu non puoi stare in mezzo, non puoi essere approssimativo, puoi amare oppure no. E se ami darai la vita, non c’è alternativa, non ci sono mezze misure.

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