BookSTORMING – Che libri mi dici se ti dico “morte”?

Parole e consigli di lettura di @unabibliotecariapermamma

Tutti conoscevano le crostate di mia nonna, tutti a Corciano avevano ricevuto almeno una volta nella loro vita il suo pacchetto ricoperto con la carta velina bianca, chiuso con un fiocco dorato a festa.

Lei amava così

con i suoi biscottini perfetti, le sue torte di Pasqua che cuoceva al forno del paese con amiche, le fave dei morti dentro le scatole di latta di Natale. Ogni volta che le chiedevo la ricetta litigavamo sempre perché mi diceva: metti un po’ di farina, un po’ di zucchero, una grattata di limone…mai una volta che mi dicesse la ricetta precisa! E così rimaneva, ogni festa, l’unica custode dei suoi preziosi segreti…

Quando andò in cielo,

tra le sue cose, nella casa che ancora aveva il suo profumo, dove ancora c’erano le tazzine li pronte per prendere il caffè come facevamo sempre, trovai in un angolo una scatola, una delle tante che collezionava…
Ma su quella scatola però c’era scritto il mio nome.
Dentro… le sue ricette, tutte scritte a mano su dei foglietti. Le prove delle diverse dosi, i commenti di quando una risultava finalmente perfetta.Su una ricetta addirittura la frase “non dare a Serena”, la mia mamma con cui c’era sempre una agguerrita sfida culinaria.
Quelle ricette erano mie, e ora che fare?

Risuonava forte in me la frase: solo l’amore resta.

E se i dolci erano il suo modo di amare, allora questo amore non poteva finire con me.
Per settimane ho scannerizzato tutti quei fogli per realizzare un ricettario che ho spedito a casa di ciascuna persona che la amava esattamente come me, come le cartoline che ci inviava ad ogni suo viaggio.
 “I pani d’oro dlela Vecchina” parla di mia nonna, parla di una anziana donna che riesce a farsi amica la Morte per poi alla fine accoglierla soltanto dopo aver messo al sicuro il ricordo di sé e la preziosa ricetta dei pani d’oro. La vecchina è mia nonna che ha atteso con serenità la Morte tra le uova e la farina. 
La vecchina è mia nonna che mi insegnato la potenza dei piccoli gesti che nascondo una misteriosa magia che sa attraversare il tempo e le generazioni.
Perché si, solo l’amore resta…alla fine è solo questo quello che conta, quanto amore abbiamo lasciato e se sarà tanto allora la Morte non farà più paura.

I Pani d’Oro della Vecchina di Annamaria Gozzi e Violeta Lopiz, Topipittori

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