STETTE IN MEZZO

Commento al Vangelo Gv 20,19-23

La sera di quel giorno, il primo della settimana, mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei, venne Gesù, stette in mezzo e disse loro: «Pace a voi!». Detto questo, mostrò loro le mani e il fianco. E i discepoli gioirono al vedere il Signore.
Gesù disse loro di nuovo: «Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anche io mando voi». Detto questo, soffiò e disse loro: «Ricevete lo Spirito Santo. A coloro a cui perdonerete i peccati, saranno perdonati; a coloro a cui non perdonerete, non saranno perdonati».

Spesso prendo Dio e lo metto ai margini,

ai margini di una giornata, ai margini del pensiero, addirittura ai margini di una preghiera distratta.
Non lo faccio per cattiveria o di proposito, accade perché non sono attenta, non sono totalmente presente in quello che faccio, sono distratta, appunto. Ma distratta da cosa? Dalla vita stessa, da questa meravigliosa e incredibile avventura che è la vita, che a volte sembra di essere sulle montagne russe, un po’ ti piace quell’adrenalina, un po’ temi che darai di stomaco da un momento all’altro.

La vita ci distrae da noi stessi,

ci fa correre dietro alle cose e questo fa sì che releghiamo Dio in una piega della storia.
Però Dio ci conosce intimamente e profondamente, e questo gli permette di rompere gli schemi del nostro vivere, di entrare a porte chiuse, di sfondare il muro della paura che ci attanaglia e di presentarsi di fronte a noi.

In questo momento ho un piedino di mio figlio ad un palmo dal mio naso, perché a lui piace dormire di traverso, e l’altro figlio si muove in pancia, si allunga, si contrae, mi ricorda che tra poco verrà anche lui in questa famiglia rumorosa e disordinata.

La paura per il futuro potrebbe soffocarci

se la ascoltassimo, ma noi abbiamo scelto di far entrare Dio e di lasciargli il posto d’onore, quello di capo, perché sinceramente ci è sembrata la sola idea sensata.
Ma questo non ci salva da attacchi paura, da preoccupazioni e dal terrore di fallire, di non essere abbastanza.
Però quando metti Dio in mezzo una cosa è certa: non ti senti più solo, non siete più solo tu e tuo marito, c’è Qualcun altro che prende con voi le decisioni, che vi impedisce di annegare nella disperazione.

Dio era questo che voleva fare quando ci ha lasciato lo Spirito Santo, volevo che un pezzo di lui rimanesse con noi per sempre e così è stato.
Quindi oggi lo ringraziamo perché ancora una volta si mostra Padre premuroso e attento, e quindi non possiamo non impegnarci a spalancare ogni giorno un po’ di più le porte della nostra anima e a lasciargli uno spazio sempre piu grande, quello che gli spetta, di

Re del nostro cuore.

0 commenti

Lascia un Commento

Vuoi partecipare alla discussione?
Fornisci il tuo contributo!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *