DI QUEI PEZZI (E DI QUEI GIORNI) TUTTI UGUALI

Commento al Vangelo Mc 16,9-15

Risorto al mattino, il primo giorno dopo il sabato, Gesù apparve prima a Maria di Màgdala, dalla quale aveva scacciato sette demòni. Questa andò ad annunciarlo a quanti erano stati con lui ed erano in lutto e in pianto. Ma essi, udito che era vivo e che era stato visto da lei, non credettero.
Dopo questo, apparve sotto altro aspetto a due di loro, mentre erano in cammino verso la campagna. Anch’essi ritornarono ad annunciarlo agli altri; ma non credettero neppure a loro.
Alla fine apparve anche agli Undici, mentre erano a tavola, e li rimproverò per la loro incredulità e durezza di cuore, perché non avevano creduto a quelli che lo avevano visto risorto. E disse loro: «Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo a ogni creatura».

Apri un social,

vedi foto di conoscenti in vacanza con le loro famiglie in mete più o meno esotiche, c’è chi addirittura fa il bagno al mare, chi visita città d’arte, chi semplicemente fa una passeggiata lungo il fiume. Bambini sorridenti immortalati in un bel momento insieme alle loro mamme e papà. Provo un principio di sottile invidia ma la caccio subito. Io sono una donna piena di vizi e difetti ma l’invidia non mi ha mai posseduta, almeno quella, altrimenti avrei fatto tombola, ve lo assicuro.

Penso alle mie recenti settimane, due figli con un’influenza lunga e pesante, una gravidanza agli sgoccioli che mi regala tanta gioia ma anche tanta stanchezza e un affaticamento mai provati. La nostra è stata una Pasqua di febbre a 39°, ibuprofene e minestrine appena assaggiate.
Dopo tante notti insonni mio figlio piccolo è caduto in un letargo pomeridiano ed io mi sono trovata a poter dedicare due ore piene e totali a mia figlia grande.

Non succedeva da tantissimo tempo,

onestamente non saprei quanto, ed è stato davvero bello, giochi da tavolo, perline e un pezzo di cioccolato, niente di incredibile, ma lei era felice e io di più.

Ho pensato che la vita è un bellissimo puzzle,

ci sono i pezzi che formano il corpo e il viso di Elsa o della Gioconda o degli innamorati di Klimt, e tutti vogliono trovare quelli e posizionarli, perché sono ciò che cattura l’occhio di chi guarda.

Poi ci sono anche tantissimi pezzi blu, neri o marroni che ti fanno dannare per sistemarli ma senza di essi il quadro non esisterebbe, sarebbe incompleto, perché sono il contorno, sono ciò che ti permette di godere della vera bellezza, che in qualche modo la elevano, la mettono in risalto e ti rendono grata.

Così è la vita, pensateci, saremmo davvero in grado di essere grati del buono e del bello se ci fosse solo quello? Noi creature così fragili impiegheremmo pochissimo tempo a diventare indifferenti e a rovinare tutto.

Allora oggi ti rendo grazie Dio per questi giorni difficili, per le notti insonni, per i nasi che colano e le feste trascorse in casa, perché io possa gioire immensamente di tutti i momenti di felicità che mi donerai in futuro.

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