Tutti pronti..ma pronti a tutto?

Prima di fare un figlio deve essere tutto in ordine:

la carriera avviata, la casa pronta con almeno due camere (come se dormissero nel loro letto prima dei 25 anni), due bagni (come se non stessero sempre in quello già occupato da voi anche se ce ne fossero 57 liberi), i soldi abbastanza per comprare inutili sdraiette auto dondolanti su cui sembra che nemmeno i fachiri su un letto carboni soffrano così tanto, scalda vivande, porta pappette, cucchiaini piccoli, colorati, ergonomici, che si imbocchino da soli (ma tanto l’omogeneizzato finisce dappertutto meno che in bocca) e chi più ne ha più ne metta nella lista nascita. Insomma: tutto pronto. Prontissimo. E anche Valentino Rossi, ha fatto tutto per bene. Forse, anche lasciare la moto GP è stata un scelta che, dopo l’annuncio dell’arrivo di una bambina sui social, sembra mettere ogni cosa al suo posto. Prima la famiglia. E ci mancherebbe!

In tutto questo nostro tentativo di sistemare tutto per il meglio, come è giusto che sia, ricordiamoci però di lasciare un po’ di spazio allo stupore.

Quello vero. Quello che ti spiazza e ti mette davanti al non programmato, al non calcolato. Alla vita. Che può essere immensamente più bella di come l’avevamo immaginata. Un figlio lo vogliamo al momento giusto, un figlio lo cerchiamo, lo desideriamo fino a confonderlo con un diritto, con un risultato al pari di una promozione in ufficio, con un requisito come quelli nel CV: la verità è che non siamo più abituati all’imprevisto e alla fiducia. Comunque, poi ci pensano i figli a farti un corso accelerato di sopravvivenza “alla giornata”… e alla bellezza! Auguri alla family!

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