RECENSIONI PICCOLE – Aspettando Natale, calendario d’avvento

Quanti sono i giorni in cui ci perdiamo nella fretta,

nei pensieri, nelle preoccupazioni, e ci dimentichiamo dell’essenziale? Vite veloci, faticose, sempre col fiatone. Ci si ferma poco e male, e quando siamo fermi prendiamo in mano il nostro amico smartphone e ci immergiamo nelle vite degli altri, per vedere se anche loro sono di fretta, se anche loro sono schiacciati da tanti piccoli e grandi pesi. E i nostri bambini sono spesso testimoni di questa vita frenetica. Giornate piene di cose da fare, ore scandite, sempre poco tempo lasciato alla libertà.
Ognuno di noi fa del suo meglio per gestire questa frenesia.

Il periodo dell’Avvento è un’occasione per ripensare il nostro tempo,

per rallentare i ritmi, se non quelli del fare almeno quelli del pensare, del meditare.
Alla ricerca di un libro che potesse essere un compagno lungo tutto questo tempo ci siamo imbattute in questo calendario dell’Avvento davvero speciale.

Aspettando Natale” è stato realizzato dalle scrittrici del blog Mammaoca (https://mammaoca.com/), Raffaella Carnovale, Valeria De Domenico e Annalena Valenti, che hanno raccolto venticinque tra racconti, leggende, poesie, canti e storie, da leggere uno al giorno fino al 25 dicembre.
La bellezza di questo libro sta, oltre che nelle splendide ed evocative illustrazioni di Carl Larsson che ci rimandano indietro nel tempo, nell’aver scelto brani che trattano di bambini, animali, angeli, creature fantastiche, gente povera e comune come i pastori: perché per avvicinarci a quella stalla abbiamo bisogno di ridimensionarci, di diventare più piccoli, di avvicinarci ai semplici per poterli imitare nell’amore puro.

“Per diventare buoni serve esercizio”,

scrive Annalena Valenti nella bellissima prefazione che svela il punto di vista del quadro generale: tutto è cambiato nel tempo ma ciò che accadde in quella notte non potrà mai cambiare, il Figlio di Dio è venuto tra noi e “È qui Egli, adesso […] impotente è il male, e eterni noi siamo: Dio è con noi”, come scriveva il poeta russo Solov’ëv.
Per prepararci alla notte delle notti vogliamo quindi fare esercizio di bontà, vogliamo stare con i nostri piccoli, leggere con loro, parlare, pensare a quel Bambino che nasce e a tutti coloro che lo hanno accolto. E chiederci “io come posso accoglierlo? Come posso fare posto nel mio cuore, nella mia mente e nella mia vita a quel Dio bambino che tanto mi amò da dare la sua vita per me?”.
Ed infine, il pregio di questa opera sta nel rivolgersi non solo ai piccoli ma anche ai grandi, parlando loro di cose concrete, perché la gioia della nascita di Gesù si riversa su tutte le cose, nella vita di tutti i giorni, anche nel pranzo di Natale, quello bello con tutti i parenti, con i bambini che corrono intorno al tavolo, tutti vestiti a festa, dove “anche i giocattoli sembrano profumare di paradiso“, come scrive Annalena Valenti.

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