Un orologio per papà
Lo so, per quest’anno la festa del papà è andata e magari ve la siete cavata facendo fare ai vostri figli uno di quei bigliettini a forma di camicia o regalando il dopo barba che avevate con premura e di nascosto svuotato nel wc una settimana prima della festa (chi non ha fantasia, ha tempismo e strategia), ma per il prossimo giro possiamo darvi un suggerimento direttamente da Hollywood. “Per la mia prima festa del papà, (Eva Méndez) mi ha regalato un orologio. Un gesto simbolico per dirmi che da quel momento ero di turno perennemente”. È Ryan Gosling a parlare in una intervista per l’americano GQ. Oltre a essere un simpatico remind (come se non bastasse già allo scopo avere spettatori anche mentre fai pipì), direi che è un regalo per aiutare i genitori a stare nel difficilissimo presente. Perché se sei mamma o papà, certe nottate sembrano non finire mai, certi pomeriggio di capricci e trattative sono eterni, la quarantacinquesima volta che leggi la stessa storia è “oh mio Dio”. Eppure arriva l’alba. Arriva la fine anche delle giornate più difficili e delle favole. E gli anni corrono. Un orologio, non per avere l’illusione di poter controllarlo, quel tempo, ma per ricordare che ogni minuto, anche quelli che sembrano durare 4729373929 secondi, è dono. “Quindi tengo d’occhio l’orologio” dice l’attore papà di due bambine e lo facciamo anche noi, per ricordarci di risintonizzare sul momento presente il cuore.
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