Ellie Goldstein posa per Gucci Beauty: rivoluzione o marketing?

Mi piacerebbe davvero credere che la scelta di Ellie Goldstein, modella dell’agenzia inglese Zebedee Management con sindrome di down, volto della nuova campagna del mascara Gucci, fosse stata fatta come manifesto di libertà. Per dimostrare al mondo che down non è “brutto”, “poverino”, “triste”, ma che davvero le persone con disabilità possono fare tutto e avere una vita bella e piena. E pure col mascara.
Mi piacerebbe credere a una scelta di ribellione vera e non solo a belle parole che vendono: libertà nello scegliere un canone diverso dal solito che ci ricordi che la bellezza è in ogni vita. Mi piacerebbe credere che Gucci avesse rinunciato allo slogan “my body my choice” che tanto ha difeso nel 2019 ricamando uteri vuoti sugli abiti in nome di quella stessa libertà che fa a pezzi tante piccole Ellie che non soddisfano uno standard che a quanto pare, ancora esiste. Mi piacerebbe credere che ancora una volta, la donna non fosse solo marketing e che fossimo davvero liberi dal pregiudizio sul valore di una vita, piccola o grande che sia.

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