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Lettera sul Natale a una mamma e un papà controcorrente

cose di lassùCari mamme e papà,
la notte più importante dell’anno sta per giungere, il Bambinello sta per nascere, ma noi siamo pronti?

E cosa abbiamo detto ai nostri figli per preparare i loro cuori al Natale?

Iniziamo dalle basi, forza…che cos’è il Natale? È la festa della nascita di Gesù. Ah, quindi è il suo compleanno? No! Durante la messa di mezzanotte il sacerdote leggendo dice di esultare perché è nato il figlio di Dio! Non si ricorda soltanto il fatto storico avvenuto più di duemila anni fa, ma si celebra la nascita di Gesù oggi, nelle nostre vite. È qualcosa di grande!
Ma come possiamo fare per trasmettere ai nostri bimbi il vero e unico significato del Natale? Iniziando con cose semplici. Costruite insieme il presepe, permettete loro di partecipare e date loro, per esempio, l’incarico di sistemare Gesù nella mangiatoia la sera della vigilia di ritorno dalla messa di mezzanotte, o la mattina di Natale, e di spostare in avanti i Re Magi, che si avvicinano alla grotta per adorare Gesù.
Le case a Natale sono sempre più decorate, ricche di migliaia di lucine, nastri, ghirlande, ma quando si entra dentro, spesso troviamo un grande albero ma nessun presepe.

È quello che diventiamo noi se viviamo senza Cristo.

Un corpo decorato, vestiti appariscenti, sgargianti, per farci ammirare, ma dentro, se qualcuno va a sbirciare non trova nulla, solo il vuoto.
Allora cari mamme e papà controcorrente, amate i vostri figli e parlate loro del Natale in modo semplice ma autentico. Date meno enfasi ed importanza a Babbo Natale e ai regali, dite che il Natale è una festa di gioia, ed i regali sono un modo per dimostrare la nostra felicità e il nostro amore alle persone che Dio Padre ci ha messo accanto. Non esagerate quindi, non regalate loro regali costosi e chiedete anche a chi vi sta accanto di fare altrettanto.
Fate il possibile per mettere al centro Gesù. Come sempre con i più piccoli sono i gesti e le azioni a rimanere impressi, più che le parole. Un bel presepe, una letterina a Gesù bambino scritta non per chiedere regali per sé ma come preghiera libera e spontanea, magari per affidare a Gesù il fratellino, la mamma ed il papà, i nonni, gli zii, i cuginetti e gli amichetti.
Il giorno di Natale cercate di non trascorrerlo esclusivamente occupandovi della pancia, andate alla messa con i vostri bimbi e insieme a loro andate a visitare un presepe vivente o meccanico. Aiutate i vostri figli a costruire ricordi essenziali, da poter rievocare e utilizzare per poter costruire una vita da adulti,

dove Gesù ha il posto del Re e non dell’elfo o di una creatura di fantasia, divertente in un certo periodo dell’anno ma fuori luogo nel resto del tempo.

Ricordate, si può sempre cominciare a vivere con lo sguardo in Alto, non è mai troppo tardi. Quindi, iniziate da oggi e prendete per mano i vostri figli, cosicché inizino fin da neonati a sentire il profumo del Natale vero e a pensare a quel Bambinello che nacque in una stalla e che rivoluzionó le nostre vite spalancando le porte del paradiso!

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