Quei lunedì di m…Mordor!

perché appendere il crocefisso in ufficio

Come tutti i lunedì di Mordor che si rispettino appena apri gli occhi e ti accorgi che la sveglia non ha suonato, tu tenti di far finta di niente e inciabattata (copyright su questo termine fresco di conio) ti dirigi in bagno a cercare di dare una parvenza di decenza a quell’arruffamento che i più hanno la fortuna di chiamare capelli (non io nei primi 10 minuti dopo il risveglio).

Ed è proprio mentre con gli occhi sbarrati versi il latte nella tazza dei cereali che ti accorgi che qualcuno prima di te ha finito il latte (…e che te lo devo dire io che in dispensa manco una goccia?): a questo punto hai già la prova matematica che è cominciato il tuo lunedì di Mordor!

E allora tu accetti la cosa così com’è: sali in macchia ovviamente a secco, arrivi in ritardo per la fila al benzinaio mentre il capo ti aspetta per farti la festa e la giornata prosegue così, tra il computer che gli si è bruciata la scheda madre e il server saltato per la tempesta dell’altra notte che manco Dorothy quando si è ritrovata la casa ad Oz.

Le mail da leggere che ora ci vorrebbe la sfera di cristallo sono niente in confronto ai file Excel che devi aggiornare dai tempi dell’arca di Noè, gli stessi che venerdì alle 21.37  “finalmente ho finito tutto così lunedì sistemo!”: ecco. Lunedì appunto.

Non c’è parvenza di miglioramento neanche quando rispondi al telefono e il fornitore continua a sbraitarti numeri senza accettare il fatto che senza il gestionale o un pezzo di carta non ti ricordi manco il tuo compleanno.

Insomma, ti trascini così, fai del tuo meglio. Pranzi con un panino perché c’è l’atto alle 14 in ufficio e rifai i conti con la calcolatrice col pannello solare che mannaggetta sono già le 17 e tocca tenerla calcolando l’inclinazione dei raggi sul vetro con il meridiano di Greenwich…eh no…s’è rispenta.

E allora arriva lui (o nel mio caso è sempre stato lì) il tuo Sam Gamgee, colui che ti salva dal giorno di Mordor, colui che anche se non sa se ce la farai, o se hai voglia del suo aiuto, anche se passava lì per caso, è disposto a portarti sulle spalle fino a dove può.

Non cambia che sia un’amica, la collega di fianco a te, il tizio del caffè che porta le cialde appena finite (eh sì…soprattutto il tizio del caffè!), per sopravvivere al vostro Lunedì di Mordor dovete riconoscere il vostro Sam! Se non lo riconoscerete allora dovete solo avere l’accortezza di spostarvi da una stanza all’altra nel più breve tempo possibile sperando che L’Occhio non faccia in tempo a puntare il riflettore sul prossimo disastro e sperando che voi riusciate tornare nel vostro angolino buio prima che sia troppo tardi.

Ma no, con un Sam al vostro fianco tutto questo non potrà accadere e se come me avete anche il cellulare scarico (ciao amiche!) e la vostra collega lavora solo la mattina, il caffè non lo bevete e il computer è ancora svenuto, beh spero almeno abbiate la fortuna di avere nella parete davanti a voi il vostro Sam personale.  Sì, magari un po’ più a destra del poster di Thor,  che Thor proprio scansate che oggi vali quanto il due di picche quando comanda bastò (cit. nonna).

Il Sam che intendo io ogni volta mi sembra che mi strizzi l’occhio e faccia quasi spallucce con le braccia alzate come a dirmi “Ehi, non te la prendere, capita a tutti”. E allora ve lo svelo il mio Sam personale, lui è un gran bell’uomo, falegname, che ha fatto del suo mestiere la sua passione (in tutti i sensi!).

È così tranquillo lui che si è fidato di un solo uomo neanche muratore quando la sua “casa” andava a pezzi! Il mio-ad-esclusivo-uso-personale Crocifisso di San Damiano è sempre lì: parete di fronte in alto a destra! Così che se alzo lo sguardo dal PC dopo l’ennesima telefonata esasperante riesce a non farmi dire la solita parolaccia post-sfuriata! E dirò sempre grazie al capo che me l’ha lasciato appendere in ufficio. Per i miei giorni di Mordor e per quelli di Glorfinder…o meglio Galadriel?! Beh, si è capito no?!

i primi cinque giorni dopo il weekend sono sempre i piu duri

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