Fiori d’arancio…o proprio arance?

“Abbiamo fatto tutto il possibile per allontanarci l’uno dall’altro. Solo per realizzare che non è possibile”. Una ammissione che suona davvero strana da uno (Will Smith nello specifico) che poi ha dichiarato di essere per il poli amore. “Il matrimonio non può essere una prigione”, continua l’attore parlando del suo legame aperto con la moglie Jada Prinklett. E io rilancio: il matrimonio è molto peggio di una prigione Will. Li almeno c’è qualcuno che viene a fare le pulizie e che ti porta le arance fresche. Lì c’è l’ora d’aria che qua tocca contrattare peggio della pace di Westfalia. C’è pure uno di quei corsi di disegno di solito, mentre io se ho per sbaglio cinque minuti liberi posso scegliere tra il forno da pulire con incrostazioni del 1942 o le lavatrici arretrate dal 1918. Il matrimonio certe volte è più claustrofobico di una cella di Alcatraz e più difficile da evadere di una di Azkaban. Però la vera libertà è paradossalmente nel restare incatenati: si esce dal buio di ogni cella in cui può finire la nostra relazione solo insieme. E la cosa buffa è che la libertà che tu vai cercando è tutta in quella parolina brutta che appare anni luce dal concetto moderno del “faccio tutto quello che mi pare con chi mi pare”: dovere. C’è una libertà fatta di no, invece che di sì. Una libertà fatta di restare invece che di evadere. Anche quando ci sono giornate o periodi pessimi che ti fanno mettere in dubbio tutto. Anche continuare a scegliersi nella buona e bella cattiva sorte è libertà. Ti libera da quella idea che sia l’altro il problema, anche se è più comodo far cambiare solo gli altri. Ti libera dalla presunzione di essere migliore. Ti libera dal tuo piccolo e spesso parziale punto di vista. Ti rende migliore. Invece, cercare in altre “scappatelle” qualcosa che ci manca, fosse anche solo il piacere, il brivido o le arance fresche tutte le mattine a colazione, non è la vera chiave per uscire da quella cella. Al massimo, è un’ora d’aria. Divertente forse, ma sempre e solo una. Io voglio un per sempre.

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