6 cose che accadono quando si prega il Rosario insieme

Tu dici: “facciamo un Rosario?”,

ma mica è così semplice. Circa un quarto d’ora in totale, dipende se ci metti in mezzo il “Gesù mio, perdona le nostre colpe…” o meno. Se, come mia nonna, ti attieni alla regola (che poi a me pare al limite tra buona prassi e un filino di scaramanzia!) dei tre gloria alla fine di ogni decina, meditazioni o no dei misteri, tre Pater Ave Gloria alla fine (uno per il Papa, gli altri due non ho mai indagato…o meglio…non ci sono mai arrivata sveglia!). Insomma. Se sei sola, passa tutto: la siesta tra il primo e il secondo mistero, la carne macinata e non so che altro che ho dimenticato di mettere a mio marito sulla lista della spesa tra un’Ave Maria e una Santa Maria, la maschera all’argilla che ho approfittato di mettere in posa perché “tanto sono sola, lo dico tutto nella mia testa senza dover muovere manco un muscolo facciale” (se avete mai provato quel tipo di maschera…o gesso..sapete a cosa mi riferisco!). Se invece la butti lì in famiglia, con gli amici, il gruppo di preghiera, ma pure se la segui su Radio Maria o in diretta TV da Pompei, insomma, se ti è mai capitato di recitare un Rosario di gruppo, di sicuro, almeno una volta, non sarai sfuggito ad almeno uno di questi “inconvenienti” imbarazzanti o miracolosi (che ormai, per me, fanno talmente parte del rito stesso che sono entrati nelle buone prassi assodate a cui tengo parecchio, che proporro’ di inserire per consuetudine nei libretti ufficiali per dire, altro che tre Pater Ave Gloria triplo o quadruplo alla fine delle cinque decine!)

1.Il dormitorio dello spirito

Ma pure del corpo, anzi, il blackout totale che anche il cane che di solito è quello che regge meglio anche dopo una certa ora, è partito per “sonnoland”. Diciamo che siamo tutti molto concentrati e presi dal mistero, ma che è pure una certa ora. Prima parte uno, poi quell’altro a ruota, c’è già chi c’ha la bavetta e chi tenta di biascicare l’ultima parte ma a “…per noi peccatori” dà encefalogramma piatto. I più sinceri mettono le mani avanti già all’inizio: “io guido la prima che oggi la.giornata è stata pesante eh”. Insomma, alla terza decina siamo passati da Rosario a gruppo yoga dove invece dell’Ohm ci profondiamo in un sonoro russare manco a tempo.

2.Terra chiama Luna. Huston abbiamo un problema…chi teneva il conto?!

Oh ma dove siamo arrivati? Mi pare che dieci le abbiamo dette…non era ora del Gloria? Il conto lo tenevi tu? Come non lo stai tenendo tu? E allora che ci fai col Rosario in mano scusa? Secondo me saremo arrivati ormai. Guarda dinne altre due così siamo sicuri (e nel caso fossero di più aspetto con ansia di vedere il pianeta dove finiscono tutte le Ave Maria dette dopo che abbiamo superato la fatidica quota dieci. Forse insieme al senno di Orlando…)

3.Quando cominci che reciti l’Ave Maria e ti ritrovi nel gruppo che risponde con Santa Maria…

Questa non ha manco bisogno di commenti. Va inserita direttamente tra i segni prodigiosi del recitare il Rosario. Forse il più comune.

4.Sbrogliare la matassa dei 4638282 rosari

Avete più chance di risolvere il cubo di Rubick. Che poi, cosa ci abbiamo fatto l’ultima volta per ridurli a questo appallottolamento?Passatempo più gettonato di un solitario nel mese di maggio. Da cominciare almeno a marzo, però, per avere qualche risultato. E comunque, sennò, perché ci avrebbe fatto con dieci dita?

5.Misteri della luce, what?!

Le nozze di Cana, la presentazione al tempio…Mammolo, Brontolo, Cucciolo… eh no, ne mancherà sempre uno.

6.Le litanie quando arrivi a “Regina della…” aggiungi quel che vuoi!

È tipo un “all you can eat” della fede. Senza libretto nessuno si ricorda mai se è regina dei profeti, apostoli, patriarchi, parenti fino al quarto grado, famiglie o comitive. Di questi tempi va anche molto di moda “Regina dei congiunti”. Diciamole tutte va, per non far torto a nessuna, nel dubbio!

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