Piegati dal vento, ma con Lui, mai spezzati

cose di lassùE’ scesa la notte, il buio.

In questi giorni si iniziano a vedere i primi segni di primavera, ma in realtà questo tempo che viviamo ci ha rispediti tutti indietro, come fossimo all’inizio di un inverno freddo, lungo e incerto. C’è chi esorcizza la paura disegnando arcobaleni e scrivendo che tutto andrà bene, c’è chi impazzisce chiuso in casa dopo una settimana e cerca scappatoie come fosse in carcere. Questo virus sta prendendo tutte le nostre fragilità più profonde e le sta portando in superficie. Ci sta attaccando da ogni fronte, umano, delle relazioni, lavorativo, scolastico, ricreativo e certamente, non da ultimo nel nostro caso, religioso.
Ma noi siamo cristiani, amici, non ve lo dovete dimenticare, siamo di Cristo! Noi abbiamo tutto, sappiamo come vincere la nostra battaglia personale. Non contro il virus, ma contro le conseguenze del virus.
La nostra casa, la nostra famiglia, è una piccola Chiesa domestica. Se non credete che lo sia fate qualcosa per cambiare la situazione. Manca la preghiera in famiglia? Iniziate a pregare! Se non lo avete mai fatto, intendo insieme, in famiglia, iniziate con piccoli passi, dite la preghiera prima dei pasti, magari una preghiera libera, per i vostri cari, chiedendo la protezione di Dio.
Dedicate a Dio e a Maria uno spazio della vostra casa dove tenere un’immagine sacra, una statuina, un santino, qualsiasi cosa vi sproni a pregare.
Infine, pregate. Pregate innanzitutto affinché la preghiera stessa plachi la vostra ansia, angoscia, agitazione. Ogni volta che vivete un momento di buio interiore ripetete “Mio Dio, mio tutto”.
Non disegnate arcobaleni a caso e scritte che sembrano una presa in giro verso chi invece sa che non andrà tutto bene perché sta male o ha perso il marito o il padre e la madre. Piuttosto, raddoppiate o triplicate il vostro amore verso chi Dio vi ha messo lì accanto a voi: i vostri genitori, i vostri figli, i vostri mariti. E nel farlo, pregate Dio. “Signore, ti offro questa giornata. A volte mi viene da perdere la pazienza con mia figlia o vorrei rispondere male a mio marito perché sono così nervosa e spaventata, ma col tuo aiuto non lo faccio.”
Se c’è una cosa che dovete combattere più di ogni altra è la disperazione, quella tentazione infida e seducente che vi porta ad abbandonarvi alla perdita di speranza, che vi stende a terra e vi schiaccia fino a farvi arrivare alle porte dell’inferno.
Noi siamo cristiani, siamo battezzati in Cristo, dobbiamo prendere le armi e combattere, e ora non possiamo più rimandare.
Ripetiamo ogni giorno: “Oh mio Dio! Mi dispiace vivamente per avervi offeso; e detesto tutti i miei peccati, perché temo la perdita del cielo e le pene dell’inferno, ma soprattutto perché ho offeso Voi, mio Dio, infinitamente buono e meritevole di tutto il mio amore.” Iniziamo così la giornata e finiamola nello stesso modo, recitando questo atto di contrizione perfetto. E tutto quello che facciamo in mezzo, dalla sera alla mattina, facciamolo per Dio e con Dio.
Certo, questo è come dovrebbe vivere un cristiano sempre, non solo ora direte voi. Certo, vi dico io, ma ora moltissimi sono privi del Sacramento forse più importante, quello della Riconciliazione, quindi poche chiacchiere e dritti alla meta.
Noi preferiamo il Paradiso, anche ai tempi del Coronavirus, e voi?

 

DISCLAIMER: immagine non di nostra proprietà by Kristina Paukshtite da Pexels

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